mercoledì 17 luglio 2013

A VIOLET PINE su LOUDVISION, la recensione

A Violet Pine: Girl 02/07/2013
A Violet Pine: Girl
576 letture
Anno: 2013
Etichetta: Seahorse Recordings
Distribuzione: Audioglobe

Ecco dov'era finito il post-rock
Là fuori c'è ancora del post-rock che si ricorda della necessità di veicolare un'urgenza, un tormento, una qualche sfocata e dissonante istantanea del contemporaneo. Tra Bergamo e Barletta, gli A Violet Pine si sobbarcano questo compito con abnegazione e soprattutto grande gusto. Il risultato è una miscela inqualificabilmente splendida e cupamente splendente di NIN, Radiohead, Mogwai e Morphine.
Molto molto vicina ad essere irrinunciabile.

ONE LOUDER

Prima dell'ascolto portatevi una mappa, anche vaga, dell'interno della vostra anima. Vi servirà: i fantasmi di "Family", "Fragile" e "Pathetic" hanno intuizioni alienanti che stanno per farvi dubitare di essere ancora dentro voi stessi. Chitarre levigate, synth lisergici, bassi dub e trip hop: tutto scompare addentrandosi in queste psichedelie al rallentatore, che trasformano singoli battiti cardiaci in eventi tutt'altro che scontati, e rendono alle emozioni l'antico ruolo di epifanie improvvise di sé. Non privatevene.
Otto e mezzo.

PRO

  • Post-rock puro, e puramente posto al servizio di occhio ed emozione. Raro trovarne ancora.
  • Il coraggio di un ascolto pesante e pensante.

CONTRO

  • Il cantato del bravo Beppe Procida, evocativo ma qua e là artificioso.

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